Non solo guerre ma anche social

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Tik-tokers e Youtubers al giorno d’oggi sfruttano le loro capacità trasversali per attirare sempre un maggior numero di followers di una specifica fascia d’età. La loro fama si basa non su eventi eccezionali ma sulla capacità di seguire le mode del momento, attraverso una propria interpretazione. Tik-tok è un’applicazione basata su una sequenza di video brevi dalla durata media di 15 secondi in cui adolescenti e, talvolta anche gli adulti, si esibiscono mostrando il loro corpo attraverso movenze sensuali e divertenti.

Tra i più famosi tik-tokers troviamo Elisa Maino, Leaelui, Marta Losito, Charlie Damelio che si impegnano a sfidarsi attraverso challenge famose, dalla più banale alla più pericolosa: posizionare una goccia di rossetto sulle labbra e riuscire a colorarle tutte in un certo numero di secondi, scendere da una macchina in corsa e iniziare a ballare per strada mentre questa è ancora in movimento, fare dei nodi a dei lacci con la lingua, cambiare vestiti e scarpe velocemente al solo cambio di nota musicale e addirittura posizionare sull’ occhio un panno intriso di candeggina, crema da barba e disinfettante sperando di riuscire a cambiare il colore dell’ iride. Ovviamente si tratta di una bufala che ha causato paura e danno tra i giovani che si sono fidati delle parole dei propri idoli. Infatti tik-tok rappresenta una piattaforma divertente ma anche pericolosa. I rischi sono infatti quello di esporre eccessivamente il proprio corpo, di finire nelle grinfie di pedofili.

Tuttavia non è solamente questo che crea dipendenza dai social, ma lo è anche Youtube.
Neanche Palermo si fa mancare giovani dilettanti: I Sansoni che cercano in ogni loro video di accattivarsi l’attenzione di un pubblico di tutte le età trattando tematiche ricorrenti e comiche come le problematiche della città, ma anche bullismo e discriminazioni di genere e provenienza.

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Come tutte le piattaforme multimediali e social anche Youtube ha delle norme che tutti gli utenti devono rispettare per garantire la propria sicurezza e quella altrui. I divieti principali sono: sfruttamento a sfondo sessuale di minori; azioni pericolose o dannose; violenza e cyberbullismo.
Da tanti anni ormai i social si sono evoluti e permettono di conoscere ciò che ci circonda, di esprimere la propria opinione e di condividere notizie. Ciò su cui dobbiamo porre l’attenzione è il rispetto della persona.

Martina Aloi, Giorgia Pellerito, Aurora Di Maria

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