L’argomento che tratteremo oggi stupirà sia voi che qualunque insegnante di filosofia. Se state studiando la filosofia platonica, abbiamo un film che fa al caso vostro!
“The Truman Show”, un film del 1998 diretto dal regista Peter Weir che é la perfetta trasposizione cinematografica del Mito della caverna di Platone.
Se non l’avete ancora visto vi illustriamo brevemente la trama: il protagonista Truman Burbank (il cui nome è parlante) interpretato da Jim Carrey, vive una vita perfetta, ha una moglie, un lavoro ed è amato da tutti.
La morte del padre, causata da un annegamento durante una battuta di pesca, gli provoca una fobia per il mare che lo incatena al suo mondo apparentemente perfetto. Ma c’è qualcosa di strano.
Truman inconsapevolmente vive sin dalla nascita nel set di uno show del quale è protagonista, ma degli errori di regia insinuano il dubbio sull’illusorietà del mondo nel quale egli vive.
In cosa si somigliano il film ed il mito?
Nel mito, come nel film, il personaggio principale è un prigioniero inconsapevole che dalla nascita vive in una caverna somigliante al mondo di Truman. Tutto quello che conosce è soltanto una proiezione di ombre che raffigurano in parte il mondo esterno e la realtà.
Entrambi, in modi diversi, riescono ad uscire dal proprio mondo, però la differenza fondamentale tra il film e il mito risiede proprio nel finale, starà a voi scoprirla e sarebbe interessante riflettere sul perché il regista abbia preso questa decisione.
Aspettiamo i vostri pareri e le vostre ipotesi per discuterne insieme!
Bellissimo articolo!