Durante il nostro secondo anno di liceo abbiamo partecipato a Convey: un progetto che mira, attraverso attività interattive costruite anche sul gioco a sostenere il pensiero critico dei giovani, aiutandoli a costruire meccanismi per identificare e reagire agli stereotipi di genere, e a sviluppare atteggiamenti per prevenire la violenza di genere.
La prima attività che abbiamo svolto è stata la compilazione di alcuni questionari incentrati sulle differenze tra i due generi con domande volte a far capire il nostro punto di vista sui ruoli che sono tradizionalmente affidati all’uomo e alla donna, nel sociale e nel privato, e a indagare quale sarebbe stato il nostro atteggiamento di fronte ad un episodio di violenza di genere. Il questionario ci è stato sottoposto in due momenti differenti: come attività preliminare all’avvio del progetto, e alla conclusione di questo. Nella maggior parte dei casi abbiamo potuto notare personalmente il cambiamento delle nostre risposte, con la conseguente consapevolezza che il nostro atteggiamento era in qualche modo evoluto in meglio, grazie ad una maggiore conoscenza dei temi affrontati e quindi ad una maggiore sensibilità e apertura.
Durante il workshop abbiamo svolto diversi giochi, uno di questi, che ci ha colpito molto, si prefissava l’obiettivo di aiutare gli studenti a riflettere in maniera critica sull’impatto degli stereotipi di genere sulla vita delle persone e gli effetti che hanno sui loro diritti. Le nostre docenti avevano diviso l’aula in quattro parti, ciascuna delle quali corrispondeva a uno di questi segnali: “Sono d’accordo”/”Non so”/”Sto riflettendo”/”Sono in disaccordo” e per ogni affermazione noi avremmo dovuto scegliere dove posizionarci, poi motivare la nostra scelta e in caso cambiare posizione se avessimo cambiato la nostra opinione.
Un’altra attività che abbiamo svolto è stato il completamento di un videogioco: il gioco di simulazione sviluppato nell’ambito del progetto è finalizzato a stimolare la discussione sugli argomenti trattati, si basa su quattro storie interattive che riflettono vari argomenti inerenti al fenomeno della violenza di genere: abusi sui minori, stupro, violenza domestica, revenge porn (ossia la condivisione di immagini a sfondo sessuale allo scopo di umiliare la vittima). All’interno abbiamo assunto il ruolo di detective e abbiamo scoperto l’autore del crimine legato alla violenza di genere di ogni episodio, sentendoci più vicini grazie alle ambientazioni realistiche.
Alla fine del progetto alcuni di noi hanno partecipato ad una conferenza nella quale erano presenti gli organizzatori e altri partecipanti al progetto Convey provenienti da tutte le parti del mondo, che hanno esposto i loro pareri su questa esperienza. In seguito i programmatori ci hanno raccontato come è stato sviluppato il gioco e abbiamo potuto ascoltare le testimonianze di alcune donne vittime di violenza che ci hanno toccato molto.
Convey è stato un progetto che ci ha aiutati nella nostra crescita personale, permettendoci di costruire un pensiero critico sugli stereotipi di genere, pensiamo infatti che la sensibilizzazione su questi temi debba partire proprio da noi giovani e coinvolgere tutti, perché solo così riusciremo a rendere migliore la società in cui viviamo.