Una chiacchierata con Barbara Silbe

Giorno 14 Aprile abbiamo avuto il piacere di incontrare virtualmente Barbara Silbe, giornalista, fotografa, lavora per quotidiani nazionali affrontando diverse tematiche, soprattutto quella fotografica, sua grande passione; in ambito fotografico, tra i diversi ruoli che ricopre e ha ricoperto, è stata giudice in concorsi nazionali e internazionali. In passato è stata anche un’ambientalista attiva, per quanto non sia più attiva, certamente è ancora un argomento che le sta a cuore. Nel 2014 ha fondato EyesOpen! Magazine per conciliare la scrittura e la fotografia, sue grandi passioni e perché non esistono, in Italia, a oggi riviste specializzate sulla cultura fotografica.

All’inizio della chiacchierata, la giornalista Barbara Silbe ci ha parlato delle sue esperienze lavorative, del suo rapporto con la fotografia e in seguito le abbiamo posto delle domande.

Abbiamo parlato di molti temi tra cui la difficoltà delle donne nel mondo del lavoro, anche in ambito fotografico e giornalistico che, nel pensiero comune, sono ritenuti maschili. Successivamente ci siamo soffermati su come i giornali nel tempo siano cambiati: a noi tutti è nota la crisi della carta stampata che è stata lentamente sostituita sia dalla versione digitale dei quotidiani sia dai vari siti di informazione generalista, la nostra ospite ha però anche evidenziato una profonda assenza di lettori.

Ma l’argomento principe di questo incontro è stato la fotografia. La prima questione che le abbiamo presentato è stata come si è sentita nelle occasioni in cui ha lavorato con dei “miti della fotografia” e lei ci ha risposto che, mentre i suoi colleghi spesso li elogiano cercando anche di avere degli autografi da parte loro, lei li ha sempre giudicati obiettivamente trattandoli come persone comuni! 

Molto interessante è il suo pensiero riguardo all’importanza dell’originalità nella fotografia, infatti si possono avere tante foto dello stesso soggetto, ma quello che distingue un fotografo da un altro è la capacità di saper raccontare una storia attraverso una fotografia, con un approccio che evidenzi il suo punto di vista e il suo stile fotografico, seppure il soggetto immortalato sia comune e diffuso. 

Abbiamo apprezzato molto questo incontro perché abbiamo conosciuto una donna sicura di sé e del suo lavoro, tanto da fondare una rivista in un momento storico difficile, una donna energica che ci ha esortati a credere sempre in quel che facciamo e, anche se l’esito dell’esperienza non dovesse essere positivo, insistere.

Foto copertina di Tiina Itkonen, da uno dei numeri di EyesOpen! Magazine

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