Salve a tutti quanti divertiamoci un po’, ai baby looney tunes non si può dire di no…Sounds familiar?
Capita a tutti di acquisire per mezzo di un odore o di un suono un dolce ricordo d’ infanzia.
Per la nostra generazione la sigla dei baby looney tunes è a dir poco evocativa, e con essa tutti gli infiniti show di Disney Channel, Boing, Super e tanti altri. È come tornare alla casa al mare, con la mente, consapevoli però di non avere né il tempo né la possibilità di rivivere quella esperienza.
La cosa curiosa dei cartoni è che per stare al passo non cambiano unicamente grafica, ma anche ritmi e contenuti: basta seguire pochi minuti di un nuovo cartone per rendersi conto di quanto siano cambiati da una generazione a un’altra. Perché se è correlato ai sogni, non importa quanto tempo sia passato, basterà poco alla memoria emotiva per far riaffiorare una sensazione di abbandono alla culla e alla spensieratezza e, improvvisamente il tuo inner child si ricorda di quanto fosse facile provare meraviglia, senza preoccuparsi troppo. Abbiamo tanta fretta di crescere e poi, riportando alla memoria la bellezza del passato, vorremmo ritornare a quei tempi in cui l’unico pensiero era quello di tornare a casa da scuola per passare l’intero pomeriggio con gli occhi fissi sulla tv per guardare quei cartoni che ormai, purtroppo, non trasmettono più… Quelli sì che erano bei tempi.
Non abbiate fretta di crescere, godetevi ogni fase della vostra vita e non rinunciate mai al bimbo che c’è in voi.


Scritto da: Giulia Bruno, Francesca Ghidini, Chiara Di Benedetto, Marta Realbuto, Veronica Romano.

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