Arancina o arancino: questo è il dilemma.

“Arancina o Arancino: questo è il dilemma:

“Se sia più nobile allo stomaco sopportare gli oltraggi, arancino o arancina, o prender gaviscon contro i reflussi intestinali e combattendo disperati.

Arancina, Arancino; Nulla più- e con un sorriso dirsi che poniamo fine al dolore e alle infinite miserie, accettando che l’arancina è FIMMINA, è soluzione da desiderare”.

E dopo aver chiarito il concetto, siamo qui a dirvi che la palla di riso farcita da una miriade di condimenti – ACCOMEGGHIÉ – ha un solo nome, arancinA… 

E chi dice il contrario: Va iæccati.

Scherzi a parte.

ORIGINI 

Le origini di questa pietanza si vorrebbero far risalire al tempo della dominazione araba in Sicilia, che durò dal IX all’XI secolo. Gli arabi avevano l’abitudine di appallottolare un po’ di riso allo zafferano nel palmo della mano, per poi condirlo con la carne di agnello; da qui la denominazione metaforica: una pallina di riso con la forma di una piccola arancia (< ar. nāranj). Come si legge nel Liber de ferculis di Giambonino da Cremona (curato da Anna Martellotti, 2001), tutte le polpette tondeggianti nel mondo arabo prendevano il nome dalla frutta a cui potevano essere assimilate per forma e dimensioni (arance ma anche albicocche, datteri, nocciole); il paragone con le arance era naturale in Sicilia dato che l’isola ne è sempre stata ricca.

(https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/si-dice-arancino-o–arancina/1043)

A Palermo e a Catania le specialità della casa sono abburro e accarne. Ma, in realtà, una differenza c’è ed è anche molto evidente:

L’arancin-A è tonda o ovale mentre l’arancin-O è di forma appuntita.

In realtà questa diatriba continua è soltanto una delle tante perché, si sa, tra fratelli si creano sempre discussioni inutili. La rivalità calcistica è un caposaldo ed ha causato diversi scontri tra le 2 tifoserie.

Lo scontro più ricordato è sicuramente quello del 2 febbraio 2007 in cui a perdere la vita fu un ispettore della polizia di stato, Filippo Raciti, nel vano tentativo di sedare gli scontri.

I tifosi rosanero ritardarono l’ingresso sugli spalti scatenando gli etnei. Oltre ad un vittima lo scontro provocò circa 150 feriti tra civili e forze dell’ordine.  

I catanesi risposero con varie manifestazioni di solidarietà affiggendo un telone su cui fu scritto: “Catania svegliati, Catania sdegnati.”

La solidarietà dimostrata dai catanesi è la stessa che i palermitani hanno dimostrato pochi giorni fa dopo la dichiarazione del fallimento del Catania calcio. “ Lega incompetente, per voi il calcio non è della gente!” è questo ciò che i tifosi hanno affisso in segno di solidarietà. La curva Nord del Palermo, dal suo profilo facebook, ha spiegato il gesto con un post ancora oggi fissato in alto. 

“L’ennesima farsa all’italiana… probabilmente solo chi ha vissuto certi momenti può veramente capire. Già da inizio campionato era chiara la fine che avrebbe fatto il Catania, chi doveva garantire non lo ha fatto, i soliti slogan come “il calcio è della gente” sono l’emblema di una gran presa per il culo perché chi subisce tutto ciò è proprio il tifoso che non può godere o soffrire per un risultato ottenuto sul campo ma deve subire decisioni di tribunali e organi di competenza “incompetenti”. Un’altra pagina triste per un’altra piazza del sud che subisce più di altri la mancanza di imprenditori che investono sul calcio, proprio dove passione e calore stanno alla base di quel calcio romantico che a quanto pare piace ormai solo agli ULTRAS, quel calcio a cui vorremmo rimanere legati ma che sempre di più diventa un’utopia. Sarebbe stato un gran bel derby, come all’andata è successo a noi, non avrebbero permesso la presenza dei nostri rivali nel settore ma sarebbe stata comunque la nostra partita, quella più importante e che speriamo già adesso di rivivere al più presto”. Non è importante se si dica arancina o arancino o se si tifi Catania o Palermo, quando si fa parte della stessa meravigliosa terra alla fine di tutto:

Marco La Versa, Federica Lo Presti. Natalia Ferretti

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