Nel 1549 iniziò il flusso dell’istruzione umanistica per volere del vicerè della Sicilia, presso il Collegio dei Padri (che si trovava nella chiesa della Madonna della Misericordia fra la Conciaria e la Kalsa), dove accorsero studenti da tutte le parti del regno e vennero impartiti gli insegnamenti di grammatica, humanità, rhettorica, logica e theologia.
Nel 1586- 88 in seguito all’aumento esponenziale di studenti interessati a questa tipologia di studi, i Gesuiti acquistarono una serie di abitazioni nel Cassaro (oggi corso Vittorio Emanuele), destinate all’ampliamento del collegio e che, accorpate tra di loro, diedero vita al Collegio Massimo, dove adesso sorge la succursale del Liceo Vittorio Emanuele II, che per molti anni fu dedicato all’insegnamento di ogni ordine e grado.
Nel 1730 all’interno del Collegio Massimo fu fondato un Museo di Antichità ed un Museo di storia Naturale con raccolta di erbe secche e piante di Sicilia (Orto secco).
Dal 20 novembre 1767, poiché i Gesuiti furono mandati via dai monarchi regnanti per le loro ricchezze e la loro brama di potere, tutte le scuole del Collegio Massimo restarono chiuse; tuttavia l’anno successivo il Governo provvide a riaprire le scuole con insegnanti laici.
Il 1 agosto 1778 re Ferdinando emanò un ordine per la costruzione di un nuovo collegio per giovani nobili siciliani. L’edificio, affacciato su piazza sett’Angeli, fu costruito ad ovest del Collegio lungo l’antica via Gambino (oggi via delle Scuole).
L’anno seguente il re Ferdinando trasformò il Collegio in Reale Accademia, che comprendeva le classi elementari e le classi superiori, attirando molti giovani da tutta l’isola, facendo si che l’Accademia crescesse sempre di più.
Il 20 gennaio del 1865 dopo la cacciata dei Borboni, venne cambiato il nome da Liceo Nazionale di Palermo a Liceo Vittorio Emanuele II.
Oggi, le sedi adibite all’insegnamento sono due: quella con accesso da via Collegio del Giusino (la succursale) e quella con accesso da via Simone di Bologna (la sede centrale).
È importante ricordare due illustri personalità che hanno frequentato questo liceo: il docente di religione don Pino Puglisi e il celebre poeta, allora studente, Luigi Pirandello.