Amy Winehouse: vita e curiosità

BIOGRAFIA

Amy Jade Winehouse nasce il 14 settembre 1983 a Enfield in Inghilterra. Cresce a Southgate, quartiere a nord di Londra, con il padre tassista e la madre farmacista. Già da piccola Amy dimostra di preferire la musica allo studio infatti a scuola fonda un piccolo gruppo rap amatoriale. A tredici anni viene espulsa per il suo scarso profitto.  A sedici anni entra nella National Youth Jazz Orchestra, nella quale canta per la prima volta come professionista. 

CARRIERA

  • L’esordio discografico arriva nel 2003 con l’album “Frank”: il lavoro riscuote ottimi successi sia di critica che di pubblico, ottenendo un disco di platino.
  • Nel 2006 Amy ottiene il successo internazionale con l’album “Back to Black” (quello che l’ha resa famosa in tutto il mondo).
  • Il 10 febbraio 2008 vince cinque Grammy Awards.
  • Il 27 giugno 2008 canta di fronte a oltre 46 mila spettatori a Hyde Park.
  • Nel frattempo la cantante prova a risolvere i problemi personali che la portano ad abusare di alcol e droga. Nel novembre 2010 annuncia un suo ritorno sulle scene musicali, con concerti previsti in Brasile, Italia, Serbia, Turchia e Romania.
  •  Il terzo album (Lioness: Hidden Treasures) viene pubblicato postumo perché l’artista muore nel luglio 2011

VITA PRIVATA                                                                                                                       

La cantante tra la pubblicazione del primo e del secondo album perde quattro taglie e dichiara alla stampa britannica che è stato a causa dei commenti che facevano sul suo peso.                                                                             

Nell’ottobre 2006, la cantante ammette di aver sofferto di disturbi alimentari, tra cui anoressia e bulimia.                                                                             

Ha lottato con problemi di dipendenza da droghe e alcol per gran parte della sua vita adulta. I suoi problemi personali hanno spesso attirato l’attenzione dei media, con notizie di arresti, ricoveri in ospedale e periodi di riabilitazione.

RELAZIONI

Amy Winehouse è stata coinvolta in diverse relazioni durante la sua vita. La sua relazione più nota e discussa è stata con Blake Fielder-Civil. Si sono conosciuti nel 2005 e hanno avuto una relazione tumultuosa, caratterizzata da alti e bassi, problemi di droga e alcol, nonché episodi di violenza domestica. Si sono sposati nel 2007, ma il loro matrimonio è stato breve. La loro relazione è stata spesso al centro dell’attenzione dei media e ha suscitato molte discussioni.

MORTE

Amy Winehouse è morta il 23 luglio 2011, all’età di soli 27 anni. E’ morta guardando se stessa, passò l’ultima notte della sua vita davanti al computer, come ipnotizzata dai video musicali delle sue canzoni su YouTube. E intanto beveva vodka, così tanta da superare di cinque volte il limite consentito per chi guida, e fu proprio questo eccesso di alcol a ucciderla, secondo quanto ha stabilito l’autopsia.                                                                                  

Secondo testimonianze, il suo medico personale, Cristina Romete, disse che Amy non voleva uccidersi, non voleva morire. Era stata avvertita dei rischi che correva con l’alcol. Purtroppo non è stata capace di fermarsi da sola. E non c’era nessuno con lei quella sera in grado di aiutarla. 

In conclusione, la vita e la carriera di Amy Winehouse sono un’eloquente testimonianza della complessità dell’essere umano e del potere della musica. Nonostante le sue battaglie personali con la dipendenza e le sue tragiche conseguenze, il suo talento musicale rimane un faro luminoso nella storia della musica contemporanea. Il suo stile unico, la sua voce potente e le sue canzoni emotivamente cariche continuano a influenzare generazioni di artisti e appassionati di musica. Amy Winehouse ci ricorda che dietro ogni celebrità c’è una persona con le proprie sfide e fragilità, ma anche con un’eredità indelebile che continua a vivere attraverso la sua arte. Il suo ricordo rimane vivo nei cuori dei suoi fan e nel panorama musicale globale, un tributo duraturo a una delle voci più iconiche del nostro tempo.

Podcast

-Realizzato e curato da Graziano Giulia, Lucito Alessia, Pirandelli Roberta.

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